Sentiamo spesso parlare di emergenze in tutto il mondo, terremoti, inondazioni, uragani e altre calamità. Il territorio italiano è soggetto a frequenti eventi calamitosi, terremoti dovuti a giganteschi sistemi di faglia che attraversano il territorio nazionale, vulcani attivi che espongono vaste aree popolate, inoltre è un paese a forte rischio idrogeologico a causa di una storica incuria e per la natura prevalentemente montuosa della penisola. In particolare nel nostro comprensorio, ai confini ovest della Brianza, il pericolo più probabile è di carattere idrogeologico in quanto distribuito lungo tre valli costituite dal torrente Lura, dalla roggia Murela e dal fiume Seveso. Quest’ultimo noto per le frequenti esondazioni nella vicina valle dei Mulini e più a sud, alle porte di Milano, ma ricordiamo tutti l’esondazione della roggia Murela a Puginate, dovuta ad una incauta progettazione idraulica e la recente inaugurazione delle vasche di laminazione del Lura, al fine di evitare esondazioni a Saronno.
Ma veniamo a noi, giovedi 21 il sindaco Elena Daddi ha presentato presso la sala civica polifunzionale il nuovo Piano di Emergenza Comunale, atto dovuto stabilito dal decreto-legge n. 59/2012, che impone ai comuni di disporre di un PEC, documento di cui il comune di Bregnano si è dotato nel 2011 e che in questo contesto viene rinnovato.
Compito dell’amministrazione è anche quello di espletare la funzione pubblica del Piano di Emergenza Comunale e quindi diffonderlo adeguatamente  e metterlo a disposizione dei cittadini che avranno così conoscenza della gestione del rischio.
Il documento prodotto è una lettura interessante che raccomandiamo, in quanto ci chiarisce quali potrebbero essere gli eventi calamitosi più probabili nel nostro territorio, l’organizzazione operativa dei soccorsi, le responsabilità nei vari livelli di comando, i comportamenti da tenere.