INAUGURAZIONE VASCHE DI LAMINAZIONE PARCO DEL LURA

INAUGURAZIONE VASCHE DI LAMINAZIONE PARCO DEL LURA

Sabato 6 aprile alla presenza delle autorità e di un pubblico numeroso si è inaugurata l’area di laminazione del torrente Lura i Prati del Ceppo, un’opera grandiosa, progetto dell’architetto paesaggista Andreas Kipar e frutto della collaborazione e solidarietà territoriale tra comuni, tesa a ridurre il rischio di esondazione a meridione della valle del Lura.  Una solidarietà tra amministratori “non scontata”, come afferma il Sindaco Elena Daddi, in particolare dei due comuni maggiormente coinvolti nel progetto, Bregnano e Lomazzo. La realizzazione delle vasche di laminazione, riconosciuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in una lettera di ringraziamento ha accentuato il suo “vivo compiacimento per il completamento di un’opera di fondamentale importanza per la mitigazione del rischio idraulico segno tangibile di attenzione di fronte alla fragilità idrogeologica del nostro paese”, permetterà al torrente di sfogare adeguatamente 340.000 metri cubi di acqua nei momenti di piena, inoltre tutta la superficie interessata (200.000 metri quadrati) è stata progettata in chiave di riqualificazione e fruizione del territorio, parte integrante del Parco del Lura. Tutto questo è stato reso possibile dopo lunghi anni di incubazione, tre anni di cantiere e un investimento da parte della Regione Lombardia di 12,5 milioni di euro.
Un successo che nasce dal Contratto di Fiume, un accordo territoriale che coinvolge il bacino fluviale Lambro-Olona, e che giunge, per la prima volta in Italia, ad una politica comune tra enti ed a una concertazione di competenze progettistiche e operative che placa il rischio idrogeologico e riqualifica l’aspetto ecologico-ambientale del Parco Lura.
I Prati del Ceppo, nome che deriva dal tipico agglomerato roccioso lombardo presente in loco ed utilizzato come parte integrante di tutta la struttura, sono fin da subito vivibili
in bicicletta o a piedi da una rete di percorsi, aree di sosta panoramiche e punti di osservazione della fauna che non tarderà certo a popolare il territorio, il tutto in un ambiente ripiantumato con 10.000 essenze autoctone tra alberi ed arbusti.
Un grazie sentito al Parco Lura che ha saputo mediare con saggezza e lungimiranza tra piccoli proprietari, enti e popolazione arrivando allo straordinario risultato che tutti noi abbiamo sotto gli occhi e dimostrando che si possono realizzare grandi infrastrutture in tempi accettabili e con lineare operatività.

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